L’importanza della qualità del latte

Il latte è un alimento estremamente nutriente e per questo iniziamo a berlo sin dalla tenera età. Dal punto di vista chimico, il latte è una miscela complessa di grassi, proteine, carboidrati, minerali, vitamine e altri componenti, che ne fanno un alimento veramente completo e adatto ad ogni tipo di dieta. È considerato una importante fonte di energia, proteine ​​e calcio per neonati, bambini e anziani i quali hanno poche alternative per assumere tramite l’alimentazione questi elementi preziosi per l’organismo, e per questo fa parte del quotidiano di tantissime persone. Ecco il motivo per il quale i medici consigliano di berlo non solo durante l’infanzia ma di consumarlo anche in età adulta, dato che aiuta a rafforzare ossa e denti, oltre ad avere effetti positivi sull’apparato digerente.

Il latte è un fluido biologico la cui struttura è alquanto complessa e, per sua natura, un ambiente di crescita ideale per diversi microrganismi. La contaminazione batterica del latte crudo può provenire da diverse fonti: dall’aria, dalle attrezzature di mungitura, dai mangimi, dal suolo, dalle feci e dall’erba. Il numero ed il tipo di microrganismi presenti nel latte subito dopo la mungitura è influenzato da fattori quali la pulizia degli animali e delle attrezzature, la stagione, i mangimi e la salute degli animali stessi. Si ipotizza che le differenze nelle strategie di alimentazione e di stabulazione delle vacche possano influenzare la qualità microbica del latte: ad esempio, il risciacquo dell’acqua per la mungitura ed il lavaggio delle stesse attrezzature di mungitura comportano anche loro il rischio di contribuire a favorire lo sviluppo di un elevato numero di microrganismi nel latte crudo, inclusi i patogeni.

La misurazione del numero e del tipo di batteri presenti nel latte è dunque importante perché è un indicatore di igiene del prodotto o della sua eventuale pastorizzazione inefficace. A questo proposito, vi sono norme sempre più restrittive ed impegnative alle quali gli allevatori e le aziende produttrici devono attenersi per mantenere alta la qualità del prodotto, e basso il rischio che il latte commercializzato possa contenere batteri di ogni tipo e costituire dunque un pericolo per la salute.

Gli strumenti adoperati fino ad oggi per analizzare la qualità del latte ed eventuali imperfezioni hanno il difetto di non essere del tutto affidabili e comunque complessi da gestire, il che comporta ovviamente delle insidie nascoste. Il settore relativo ai macchinari adibiti a questo tipo di analisi è però in continua evoluzione, di pari passo con il rinnovarsi delle normative volte alla tutela della salute dei consumatori. I modernissimi contatori di batteri commercializzati da Bentley Instruments, azienda americana che da oltre 35 anni è impegnata nell’ambito dello sviluppo e produzione di strumenti analitici per il latte, rappresentano l’avanguardia del settore. Il modello BactoCount IBC-M in particolare, è uno strumento che consente di stabilire con assoluta precisione la carica batterica e le cellule somatiche del latte crudo. Il modello BactoCount IBC è invece in grado di fornire dati assolutamente accurati in tempo reale sulla carica batterica e qualità del latte crudo, e riesce ad esaminare fino a 150 campioni l’ora.

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