Pier Silvio Berlusconi: MFE scommette sull’Europa per il 2025, il focus

Pier Silvio Berlusconi, CEO di MFE - MEDIAFOREUROPE

Pier Silvio Berlusconi: “Dal Covid abbiamo cercato di cambiare passo, e quel cambio di passo è evidente. Abbiamo lavorato molto e prodotto tanto. Quest’anno supereremo le 9.000 ore di contenuti autoprodotti, con una crescita del 20%. È stato un lavoro faticoso, ma i risultati sono arrivati”. E ora MFE guarda all’Europa.

 

Pier Silvio Berlusconi: MFE nel 2024 consolida la leadership sia negli ascolti che nella pubblicità

Nel 2025 cresceremo in Europa”, aveva detto ai giornalisti Pier Silvio Berlusconi lo scorso 11 dicembre nel corso di un incontro organizzato a Cologno Monzese per fare il punto sul 2024 di MFE: un “anno eccezionale”, così lo ha definito il CEO, durante il quale il Gruppo ha consolidato la propria posizione di leadership sia sul fronte degli ascolti che della pubblicità. Traguardi conseguiti in uno scenario che resta complesso, con le grandi realtà del settore Media costrette a fronteggiare le problematiche legate ad esempio agli squilibri che registra il mercato delle pubblicità (basti pensare che durante le varie crisi il mercato della pubblicità è passato da 10 miliardi di euro a 6 miliardi, una perdita del 40%) e le ricadute anche occupazionali che ne conseguono. MFE, al contrario, rappresenta un caso “abbastanza unico” in Europa con una crescita che prosegue ininterrotta dal periodo pre-pandemia. Da inizio 2024 al 9 dicembre i titoli MFE sono cresciuti del 25,4%, a confronto del -8,7% dei titoli dei media broadcaster (Prosiebensat, Tf1, Rtl e M6) con utili netti per 454 milioni di euro fra 2016 e 2019 e oltre 1 miliardo fra 2021 e 2024. Lo aveva rimarcato anche lo scorso luglio il CEO Pier Silvio Berlusconi: “Dal 2019 al 2023, abbiamo migliorato la nostra posizione finanziaria netta di 350 milioni di euro, per il 33% del totale; abbiamo generato utili pari a 940 milioni di euro e abbiamo distribuito dividendi a tutti i nostri azionisti per 755 milioni di euro. Sono risultati che per chi fa l’editore in Italia danno soddisfazione. Sono i migliori d’Europa, anche se il mercato italiano è uno dei più piccoli. E poi non abbiamo ridotto l’occupazione”.

Pier Silvio Berlusconi: le sfide internazionali e il progetto in Europa

Come ha spiegato Pier Silvio Berlusconi, dal Covid “abbiamo cercato di cambiare passo, e quel cambio di passo è evidente”. Il CEO ha voluto porre l’attenzione sul grande impegno di tutti: “Abbiamo lavorato molto e prodotto tanto. Quest’anno supereremo le 9.000 ore di contenuti autoprodotti, con una crescita del 20%. È stato un lavoro faticoso, ma i risultati sono arrivati”. Mediaset, per il secondo anno consecutivo, ha raggiunto i livelli di ascolto del servizio pubblico: “Ma per noi, raggiungere o superare i dati della Rai conta poco. Il nostro obiettivo principale è generare contatti pubblicitari, e Mediaset oggi genera il 55-56% dei GRP (Gross Rating Points, ndr) delle emittenti televisive italiane”. Inoltre, nell’arco dell’anno si è registrato un deciso aumento della raccolta pubblicitaria, consolidando in Italia il trend estremamente positivo che aveva caratterizzato l’ultima parte del 2023 e registrando segnali di un deciso miglioramento anche in Spagna, dove prosegue il processo di forte rinnovamento dell’offerta editoriale televisiva e digital avviato nel corso dello scorso esercizio. E ora si guarda alla Germania ma non solo: secondo alcune indiscrezioni si studiano dossier anche in Portogallo, Olanda e Polonia. Pier Silvio Berlusconi con MFE punta a creare “il primo vero broadcaster europeo che abbia un’impronta tale sul pubblico da poter competere con i giganti, con le multinazionali del web e di internet”: nessuna “voglia di conquistare per conquistare, ma vogliamo aiutare a crescere”, ha precisato in più occasioni il CEO.  E a promuovere il progetto lo scorso luglio sono stati anche gli analisti di JPMorgan che hanno migliorato la raccomandazione a “Overweight” da “Neutral”: inoltre, testate di rilievo internazionale quali “Les Echos”, “Augsburger Allgemeine”, “Financial Times” si sono espresse nei mesi scorsi evidenziandone le potenzialità.

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