Buone norme per la rimozione dell’amianto

Mai rimuovere da soli l’amianto e mai toccare l’amianto senza le dovute precauzioni. Ogni soluzione fai da te è proibita per legge in quanto molto pericolosa per la salute. Mai cercare di raccoglierlo e di buttarlo nell’immondizia comune. Nuoce gravemente alla salute di tutti.Non abbandonare mai amianto nell’ambiente poichè richiede migliaia e migliaia di anni per smaltirsi in modo naturale. Benché proibito, l’amianto può ancora trovarsi nelle nostre case.

Come identificarlo, quando bisogna farlo rimuovere, a chi rivolgersi? Vediamolo insieme.

Dove potrei trovare l’amianto?
Il suo vasto impiego nel passato rende difficile stilare un inventario esauriente. Prodotti ed edifici costruiti dopo il ’94 non dovrebbero contenerne. Il problema si pone generalmente quando si fanno lavori di ristrutturazione o di riparazione in una casa. In questi casi, se vi sorge il dubbio, è d’obbligo richiedere una verifica sui materiali sospetti.

Chi devo avvertire?
Se si sospetta la presenza di amianto in casa propria si può compilare un modulo di autonotifica, scaricabile in genere dal sito della Regione o della propria Asl. Non esiste l’obbligo di rimozione se non nel caso in cui il materiale si presenti in forma friabile, giudicata pericolosa per la salute.

Chi rimuove l’amianto?
Solo ditte specializzate, iscritte all’Albo nazionale dei gestori ambientali. Edil Coperture è una azienda specializzata nel settore ed offre efficaci interventi di smaltimento eternit Vicenza per consentire a tutti di poter vivere in un ambiente assolutamente sicuro.

Quanto costa?
Rimuovere una tettoia in eternit costa intorno ai 13-15 euro a metro quadrato. Costi aggiuntivi da considerare sono: il ponteggio, da un minimo di 500 euro per il tipo più semplice fino a diverse migliaia di euro nei casi più complessi, e il piano di intervento per la rimozione, un documento che l’azienda deve redigere e presentare alla Asl competente per territorio per spiegare come intende muoversi. A pagare è il proprietario dell’immobile. Se i materiali da rimuovere si trovano nelle parti comuni del condominio, la spesa va divisa tra i condòmini.

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