Separazione e divorzio: i punti chiave

separazione e divorzio, come funzionano?

L’ampia gamma di unioni tra persone che caratterizzano questo periodo storico, che comprendono il matrimonio, le coppie di fatto e le unioni civili, rende importante comprendere le procedure legali per separarsi o divorziare.

In questo articolo, analizziamo le norme che disciplinano la separazione e il divorzio e come procedere per evitare costi e tempi eccessivi.

 

Separazione consensuale

La separazione consensuale avviene quando marito e moglie decidono di dividersi legalmente, concordando le condizioni che regolano la separazione.

Nel processo di separazione consensuale, i coniugi chiedono di comparire davanti al Presidente del Tribunale per ottenere il decreto di omologazione della separazione.

Si consiglia di avere l’assistenza di un legale, poiché la procedura è delicata e può avere conseguenze patrimoniali e personali significative.

La domanda di separazione deve contenere il Tribunale competente, le generalità dei coniugi, i motivi per cui si richiede la separazione, se ci sono figli minorenni, le condizioni per l’affidamento e il mantenimento.

Dopo la fissazione dell’udienza di comparizione, i coniugi devono presentarsi personalmente, eventualmente accompagnati dal proprio legale di fiducia, e successivamente richiedere una copia del decreto di omologazione della separazione.

Già dall’11 novembre 2014, è diventato possibile redigere una convenzione di negoziazione assistita con il supporto di un legale per ciascun coniuge (art. 6 legge 162/2014).

 

Separazione giudiziale

La separazione giudiziale avviene quando non è possibile giungere ad una separazione consensuale per mancanza di accordo tra i coniugi.

In questo caso, i coniugi o uno di essi può chiedere la separazione giudiziale, ma sarà indispensabile l’assistenza di un avvocato diverso per ciascun coniuge.

Il legale depositerà il ricorso e chiederà la fissazione di una prima udienza, alla quale i coniugi dovranno comparire personalmente. In questa fase, sarà tentata la riconciliazione.

Se la riconciliazione non ha un esito positivo, il Presidente del Tribunale competente concede ai due coniugi di vivere separatamente e prende i necessari provvedimenti nell’interesse sia dei coniugi che dei figli.

Questi provvedimenti includono, ad esempio, l’affidamento e il mantenimento dei figli, l’assegnazione della casa coniugale e l’eventuale assegno di mantenimento a favore del coniuge sprovvisto di redditi adeguati.

Inoltre, il Presidente del Tribunale nomina un giudice istruttore, davanti al quale si svolge una vera e propria causa civile, che culmina con l’emissione della sentenza di separazione.

In caso di separazione giudiziale, i tempi saranno più lunghi rispetto alla separazione consensuale, poiché la procedura è più complessa e coinvolge la figura del giudice che dovrà decidere in merito alla separazione.

Inoltre, in caso di separazione giudiziale, è possibile che il giudice emetta anche una sentenza riguardo la divisione dei beni e la regolamentazione dei rapporti tra i coniugi, mentre nella separazione consensuale questi aspetti sono già stati concordati in fase di accordo.

In ogni caso, sia che si tratti di separazione consensuale che giudiziale, è sempre consigliabile rivolgersi ad un avvocato esperto in materia di diritto di famiglia per ricevere un supporto legale e percorrere la procedura in modo corretto ed efficace.

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