Alice Carli: non sarò mai una manager disposta a tutto

Alice Carli

Dopo aver lasciato il segno in Kaufmann & Partners, con Samir Sulemanov, Tod’s, Furla, Fratelli Rossetti, Peuterey e L’Autre Chose, Alice Carli oggi è impegnata nel ruolo di Executive Luxury Brand Advisor per Moda, Beauty e Lifestyle presso Formia. Vanta oltre vent’anni di esperienza nei settori della moda, del lusso e del lifestyle ed è la prima manager italiana ad essere stata intervistata al Global Chapter di Harvard Business School, ma attenzione a definirla manager di successo, lei preferisce essere considerata una “manager di valore”.

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Il percorso “dinamico, internazionale e multidisciplinare” di Alice Carli

Origini italo-francesi e un fuoco dentro che l’accompagna in tutte le sue sfide professionali, Alice Carli definisce il proprio percorso “dinamico, internazionale e multidisciplinare”. Diplomata in lingue, ha studiato marketing e gestione d’impresa tra la IULM e la Bocconi, ha seguito un corso di digital & innovation disruption a Cambridge e conseguito un MBA in strategy ad Harvard. Sebbene avesse deciso di approfondire la propria formazione, non ha rinunciato a trovarsi subito un impiego. “Ero curiosa di vedere come funzionavano le cose sul campo e in più volevo laurearmi e avere già un impiego, per mettere in pratica quanto imparato”, racconta. Il tragitto che ha intrapreso non è però sempre stato chiaro e lineare. “Prima di capire dove sarei cresciuta al meglio a livello professionale ho provato più cose, anche molto diverse. Nel 1999 il marketing in Italia sollevava ancora qualche dubbio, a differenza di quanto accadeva in America”, ricorda Alice Carli. Poi a 29 anni è diventata una delle più giovani dirigenti d’azienda italiane. Un’esperienza tutt’altro che semplice ma che le ha permesso di dimostrare che l’obiettivo dell’inclusività può essere raggiunto.

L’essere manager secondo Alice Carli

Ai giovani che vogliono affacciarsi al mondo della moda, la manager fa notare che “lavorare in questo settore è molto faticoso e la capacità di adattamento fa la differenza. Non solo: è importante avere voglia di allenarsi. Chi meglio impara, più si adatta. E non può mancare un elemento fondamentale: il fuoco dentro, la passione negli occhi”. La stessa figura del manager è, secondo Alice Carli, un connubio di visione e valori. Innanzitutto, è fondamentale “pensare fuori dagli schemi, avere dei sogni, il coraggio di rischiare e la capacità di metterli a terra”. A cui deve aggiungersi l’ambizione, “il motore che ti smuove ogni mattina e ti fa rialzare ogni volta che cadi”. C’è poi un valore che è spesso difficile da mantenere ma che per Alice Carli è imprescindibile: “rimanere fedeli a se stessi”. Pensando al futuro, la manager sottolinea infatti che anche se non può sapere dove sarà domani, è certa che non vorrà mai essere “una manager che, pur di vincere, è disposta a tutto”.

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