Gianpietro Benedetti: il progetto per un istituto tecnico specialistico a Udine

Gianpietro Benedetti

L’ITS del Centro Villalta diventerà una vera e propria “fabbrica di conoscenza”: lo ha annunciato il Presidente di Gruppo Danieli Gianpietro Benedetti, che ha spiegato come l’Istituto formerà i propri studenti anche su aspetti legati alle nuove tecnologie e alla digitalizzazione, venendo così incontro al sempre più crescente bisogno di tecnici specializzati da parte dell’industria italiana.

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Gianpietro Benedetti: “L’ITS Malignani? Sarà operativo a settembre nonostante le sfide”

Mancano poco meno di otto mesi al completamento di un progetto ambizioso per la città: si tratta del Centro Villalta, che ospiterà un avanguardistico ITS, finanziato da Gruppo Danieli sotto la guida del Presidente Gianpietro Benedetti, che formerà tecnici specializzati. La nuova sede del futuro Istituto sarà disposta su più piani, che includeranno spazi didattici, aree direzionali e persino luoghi di socializzazione come il bistrot, che sarà, nei desideri del Presidente Gianpietro Benedetti, anche un luogo in cui “far scorrere le idee”, favorendo lo scambio di competenze tra gli studenti.  

Nonostante le sfide ingegneristiche derivate dall’operare in un’area così compatta (nello specifico, le macerie dell’ex-birrificio Dormisch), l’Istituto dovrebbe essere completato entro settembre, in tempo per l’inizio dell’anno accademico.

Gianpiero Benedetti: “Focus su competenze digitali”

Secondo Gianpietro Benedetti e il Project Manager Simone Franco, benché gli iscritti attuali siano circa 300, l’Istituto potrà ospitare fino a 600 studenti: il Presidente si augura che la quota massima sia raggiunta in virtù della prospettiva di assunzione immediata, che potrebbe attirare molti talenti dall’estero. Il Centro Villalta non si limiterà a offrire corsi di meccatronica, ma esplorerà ambiti all’avanguardia come il machine learning e l’Intelligenza Artificiale, rispondendo così alla crescente domanda di competenze digitali. Lo scopo del progetto, come sottolineato da Gianpietro Benedetti, è innanzitutto quello di “contribuire alla crescita del numero di ingegneri diplomati di cui l’industria ha necessità”.

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