MFE, il progetto di Pier Silvio Berlusconi per la creazione di una media company in grado di affrontare la competizione internazionale con solidità e dimensione europea.
Pier Silvio Berlusconi: ProsiebenSat, la vision di MFE nell’articolo del “Financial Times” in vista dell’assemblea del 30 aprile
È un progetto che Pier Silvio Berlusconi porta avanti da lungo tempo, come scrive anche il “Financial Times”, da ben prima che il mondo dell’offerta di contenuti diventasse “super competitivo, forse anche sovraffollato”, come ha spiegato anche recentemente in un’intervista al “Corriere della Sera”. È nel solco di questa vision lungimirante che nel 2019 è nata MFE: “In un panorama competitivo in continuo sviluppo, la realizzazione di economie di scala, la capacità di sviluppare un’offerta di prodotti di intrattenimento ad elevato contenuto tecnologico e l’internazionalizzazione del business diventano tutti elementi cruciali per realizzare una proficua strategia di sviluppo all’altezza di una media company moderna”. La nuova dimensione internazionale, come ha ricordato in diverse occasioni anche il CEO Pier Silvio Berlusconi, è fondamentale per affrontare le nuove sfide del settore e cogliere le opportunità che è sempre più difficoltoso perseguire in considerazione delle dimensioni locali del business. è in questa direzione che si sta muovendo MFE, come ricorda anche il “Financial Times” nell’articolo che riprende le parole del Direttore Finanziario Marco Giordani in merito alle proposte avanzate a ProsiebenSat in vista dell’assemblea annuale in programma il prossimo 30 aprile.
Pier Silvio Berlusconi: “Si tratta di fare il meglio per una importante media company europea e per tutti gli azionisti”
Il CEO Pier Silvio Berlusconi ne aveva parlato anche in un’intervista sul “Corriere della Sera” pubblicata lo scorso 18 marzo in risposta alle osservazioni del giornalista su ProsiebenSat: “Si tratta di fare il meglio per una importante media company europea e per tutti gli azionisti. Assumendo una strategia chiara e concreta”. Il calo dei ricavi pubblicitari dovuto alla crescita dello streaming e all’invasione dei competitor, l’impatto su ProsiebenSat sia in relazione alla performance finanziaria che alle ricadute occupazionali emergono anche nell’articolo del “Financial Times”. Necessario quindi un cambio di rotta: “La prima mossa dovrebbe essere separare le attività di “dating” e di “e-commerce”, valorizzandole. È la strada che ha seguito anche Vivendi per dare più valore ai singoli asset, giusto per fare un esempio”, aveva spiegato Pier Silvio Berlusconi al “Corriere della Sera”. In questa prospettiva aumenterebbero significativamente le possibilità per ProSiebenSat.1 Media “di rifocalizzarsi sul business dell’intrattenimento e di fornire alle attività non core l’opportunità di migliorare le prestazioni attraverso un team di leadership separato dedicato con focus strategico dedicato, creando valore per tutti gli azionisti”. Una vision ribadita nell’articolo del “Financial Times” e su cui nei giorni scorsi si è espresso a favore anche il fondo Amber Capital. “Vogliamo il bene di Prosieben”, aveva ribadito al “Corriere della Sera” il CEO di MFE sottolineando come il progetto di MFE (MediaForEurope) per creare un grande broadcaster europeo non contempli l’idea di “fare una tv italiana in Germania con prodotti congelati tipo quelli delle piattaforme, senz’anima”. Ogni nazione deve farsi una tv adatta al proprio pubblico: “Calda, locale, in diretta, prodotta al momento e consumata nell’immediato e in questo caso assolutamente tedesca. Noi persino in Italia stiamo aumentando il prodotto italiano, lo stiamo facendo in Spagna dando vita a una tv moderata, familiare e moderna. Ed è quello che vorremmo si facesse e sarebbe giusto fare in Germania. Anche investendo di più e creando nuova occupazione”.