Gianni Lettieri: un appello per la competitività del Paese

Gianni Lettieri, Presidente Atitech

Intervenuto all’evento “Agenda Sud 2030”, Gianni Lettieri, Presidente di Atitech, ha parlato del futuro economico del Sud Italia. L’imprenditore ha tracciato il percorso per il cambio di paradigma necessario a rendere il Paese un hub di eccellenza a livello internazionale, sottolineando le debolezze e le potenzialità del sistema industriale italiano.

Gianni Lettieri

Gianni Lettieri, l’industria italiana al crocevia: sostenibilità, innovazione e vision le chiavi per il rilancio

L’Italia è assente da molti tavoli di discussione importanti, è indispensabile un cambiamento di marcia”. Non ha dubbi Gianni Lettieri: per affrontare le incertezze economiche e le sfide della competizione globale, il Paese necessita di una visione industriale chiara, incentrata sull’innovazione e la sostenibilità, e soprattutto di ampio respiro. È il messaggio lanciato dal Presidente di Atitech durante il suo recente intervento ad “Agenda Sud 2030”. L’evento, promosso da Fondazione Merita e tenutosi alle Gallerie d’Italia a Napoli, ha offerto l’opportunità di discutere le possibilità di sviluppo del Sud nel quadro europeo e mediterraneo. Oggi il tessuto produttivo continua a scontare l’assenza di una strategia industriale omogenea che valorizzi le sue catene produttive, ha spiegato l’imprenditore napoletano. Uno degli effetti più evidenti, ha aggiunto, è il ritardo accumulato in settori chiave come l’aerospazio e l’automotive. L’operazione Airbus ne è un esempio lampante: “Siamo fuori dal consorzio e assenti su molti tavoli. In Italia, nei primi anni 2000, hanno cominciato a dire che la manutenzione aeronautica non serviva, trascurando un settore che ad oggi potrebbe contare 16-17mila dipendenti”.

Tra limiti e potenzialità: l’analisi di Gianni Lettieri

Il quadro italiano, benché negativo, è caratterizzato dalla presenza di numerose aree di eccellenza riconosciute a livello internazionale. Moda, alimentare, manifattura, automazione sono solo alcuni degli ambiti in cui il Paese può vantare competenze e forte competitività. Creare un ambiente che promuova le attività imprenditoriali e l’innovazione è cruciale, ha spiegato Gianni Lettieri. A testimoniarlo la posizione non ottimale dell’Italia nei ranking internazionali sulla facilità di fare affari: “Ci sono Paesi africani che vengono prima di noi”. Il Patron di Atitech osserva che, nonostante gli incentivi governativi possano essere utili, rimangono soluzioni a breve termine con limitato impatto sulle deficienze infrastrutturali del Paese. Il divario più significativo da colmare, conclude, è quello relativo al contesto territoriale: secondo Gianni Lettieri, infatti, la competizione non si gioca più tra singole imprese, ma tra regioni e sistemi locali.

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